Non è un addio è stato in mostra a Bibbiena (AR) per la seconda edizione del Festival della Fotografia Italiana – Dal 13 giugno al 21 settembre 2025
Sinossi
“Dice che la malinconia non è altro che una forte presenza nel cervello di un neurotrasmettitore che si chiama serotonina. E succede che si ciondola come foglie morte e un po' ci si affeziona a questo strazio e non si vorrebbe guarire più.”
Edoardo Gabbriellini, Ovosodo
"Non è un addio" è un diario fotografico che nasce dalla malinconia, intesa non solo come uno stato d’animo, ma come una condizione sospesa e quasi familiare. Come dice Edoardo in Ovosodo, c’è qualcosa di profondamente umano nel “ciondolare come foglie morte” e nel legarsi a questa sensazione, fino a non volerla più lasciare andare.
Le immagini esplorano il senso di smarrimento e disorientamento che caratterizza molti momenti della vita, ma in particolare quella fase di transizione tra giovinezza e maturità, in cui si fatica a trovare un posto definito nel mondo; soprattutto in un mondo che va veloce, consuma e si consuma continuamente.
Tutto nasce da una crisi personale e lavorativa, un burnout che, a ventisei anni appena compiuti, ha scardinato ogni certezza, obbligandomi a fermarmi e a ridefinire le priorità. Da quella frattura è scaturita un’esplorazione visiva, istintiva e necessaria, che ha tentato, e tenta tuttora, di dare forma, attraverso le immagini, alle emozioni più difficili da tradurre in parole: il vuoto, l’ansia, la sensazione di non appartenere. Come in mezzo a una folla si può sentire la propria invisibilità, così anche quando tutto sembra a posto può mancare qualcosa di essenziale.
"Non è un addio" vuole essere un racconto che, per quanto nasca da un’esperienza personale, col tempo ho scoperto possa rappresentare una condizione universale. Perché "Alla fine si cresce. Si cambia. Ma il nodo in gola rimane."